Una corretta alimentazione per superare i malanni che si accompagnano ai primi freddi
18 ottobre 2019
Il repentino cambio climatico con continui sbalzi di temperatura che sta caratterizzando questo scorcio di stagione sottopone il nostro organismo a un pesante stress da riadattamento. Oltretutto, il passaggio dal clima caldo dell’estate a quello variabile dell’autunno si accompagna alla ripresa delle attività scolastiche e lavorative, che comportano ritmi e orari molto più stringenti, così lontani dal senso di libertà e disimpegno del periodo vacanziero.
Non è quindi infrequente che questa situazione di disagio si traduca – tanto a livello mentale che fisico – in una diminuita capacità della naturale disposizione a interagire con l’ambiente. Uno stato che si manifesta in una pesante sensazione di stanchezza, in repentini sbalzi d’umore come nella difficoltà di digestione. E patiamo in modo eccessivo l’avanzare dei primi freddi.
La ridotta capacità delle difese immunitarie ci lascia così in balia di virus e batteri. I più colpiti sono ovviamente i bambini e gli anziani e chi soffre di malattie croniche: per loro gli effetti di raffreddori, bronchiti e influenze si protraggono più a lungo con il rischio di ulteriori ricadute o complicazioni.
Ma cosa possiamo fare per prepararci a superare i mesi freddi conservando un buono stato di salute e di benessere? Su quali armi possiamo contare per prevenire l’influenza e contrastare l’insorgere delle malattie delle vie respiratorie?
Sicuramente una buona prassi è seguire un corretto regime alimentare, capace di assicurarci tutti i benefici che ci offrono i cibi di stagione. In primo luogo è sempre opportuno seguire un regime frugale, dissociato, variato, ed essenzialmente ricco di fibre, frutta e verdura fresche, di cui occorre consumare almeno 5 porzioni al giorno: in particolare agrumi, uva, kiwi, zucca, broccoli, cavoli e verze.
Ricordiamoci che aglio e cipolla, oltre a essere ricchi di vitamine e sali minerali, hanno proprietà antisettiche, fluidificano e aiutano a eliminare il catarro. Curry, paprica e peperoncino sono fonti di acido acetilsalicilico, un importante principio attivo antinfiammatorio.
Ottima abitudine è utilizzare il limone per condire le pietanze, in quanto facilita l’assorbimento del ferro presente negli alimenti raffreddore, mal di gola e tosse.
Anche nei periodi più freddi non bisogna trascurare l’importanza dei liquidi. Oltre all’acqua, si possono assumere bevande calde, come infusi e tisane ricche di vitamine e flavonoidi. Anche il brodo, o le zuppe, se sufficientemente caldi, creano vasodilatazione e beneficio per le vie aeree superiori irritate, con effetto fluidificante.
Per equilibrare la flora batterica intestinale e potenziare le difese immunitarie si consiglia anche l’uso di probiotici e prebiotici come quelli presenti nello yogurt e in vegetali quali fagioli e legumi in genere, carote, cicoria, orzo, segale, avena.
Infine, per ultimi ma non ultimi, figurano gli alimenti ricchi di vitamina E: in primo luogo l’olio d’oliva cui si affiancano gli altri oli vegetali (arachidi, soia, mais, girasole, germe di grano) e, naturalmente, le noci. Inoltre ricordate di non coprirvi eccessivamente, evitate gli ambienti surriscaldati e non dimenticate di praticare sempre una costante attività fisica.