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Muore in un incidente Aldo Paravicini

DiBruno Lanata

Mag 14, 2020

L’imprenditore sessantacinquenne figlio di Giulia Maria Crespi e Marco Paravicini. Stava rientrando nell’azienda agricola quando ha perso il controllo dell’auto e si è schiantato contro un edificio della cascina.

È morto in un incidente stradale Aldo Paravicini, l’imprenditore sessantacinquenne figlio di Giulia Maria Crespi e Marco Paravicini.
Paravicini stava rientrando alle Cascine Orsine, azienda agricola biodinamica di famiglia, a Bereguardo, nel Pavese, quando, per motivi non ancora chiariti, ha perso il controllo della Volvo di cui era alla guida. Dopo aver abbattuto la sbarra di ferro che delimita l’accesso alla cascina, l’auto ha terminato la sua corsa schiantandosi contro uno stabile accanto alle abitazioni dei dipendenti.
Il corpo incastrato tra le lamiere è stato estratto dai vigili del fuoco.
La mancanza di segni di frenata fa ipotizzare che la causa dell’incidente sia imputabile a un malore.
Paravicini è stato uno dei pionieri dell’agricoltura biodinamica in Italia, di cui ha fattivamente contribuito alla diffusione di principi e pratiche sia come imprenditore sia come storico dirigente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, e col suo impegno in Coldiretti. È stato da sempre propugnatore di un’agricoltura innovativa capace di porre al primo posto la qualità del prodotto alimentare e la salvaguardia dell’ambiente.
Un innovatore che ha fatto delle Cascine Orsine – che molti conoscono come “la Zelata di Bereguardo” – un punto di riferimento internazionale non solo per l’agriecologica ma anche per tanti intellettuali che al tema della sostenibilità ambientale non volevano limitarsi a riservare un interesse puramente culturale. Basti pensare ai corsi di formazione in agricoltura e orticoltura, alle lezioni sull’alimentazione e agli incontri con i “consumatori”. Alle Cascine Orsine si sono formati per decenni tanti biologi. Alla Zelata ha preso forma un nuovo modello di agricoltura le cui applicazioni sono da tempo oggetto di studi universitari.
La sua scomparsa ha creato un grande vuoto, ma Aldo Paravicini ci lascia anche una grande eredità di cui dobbiamo fare tesoro: un modello di agricoltura ecologica che si rivelerà decisivo negli anni a venire.