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Innovazione e ricerca: alleanza per l’agroecologia

DiBruno Lanata

Nov 20, 2018

35° Convegno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica

Il convegno, tenutosi a Milano presso la Triennale e il Politecnico dal 15 al 17 novembre, è stato l’occasione per affermare le basi scientifiche della biodinamica, fondata su un’epistemologia seria e moderna (la filosofia della libertà di Rudolf Steiner) e su un’agronomia rigorosa garantita dagli standard Demeter.
“Le basi scientifiche della biodinamica – ha ribadito Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica – sono innanzitutto nel rigore epistemologico del metodo antidogmatico, nell’empirismo razionale e nella fenomenologia steineriani. Da questi solidi fondamenti viene la serietà dei disciplinari e del lavoro degli agricoltori iodinamici, da cui è nata l’agricoltura biologica”.
Un convegno quindi all’insegna della libertà per agricoltori e ricercatori, che ha visto l’analisi di 147 pubblicazioni scientifiche a impact factor sulla biodinamica, il dialogo tra scienziati e agricoltori, la diffusione delle buone pratiche sostenibili che sono parte già oggi all’agricoltura italiana.
Una situazione che vede oggi “il diffondersi inclusivo e collaborante dell’agricoltura biologica e biodinamica nel tessuto naturale del modello agricolo italiano – ha proseguito Triarico – che chiede di essere sostenuto con la ricerca e la formazione. Questa volta però tante autorevoli personalità dicono no alla cultura dell’intolleranza e della reazione, non si stanno facendo intimidire da un gruppo minoritario nelle accademie e aprono il dibattito”.
Aperto da un intervento del presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, il convegno ha visto la partecipazione di numerose personalità tra cui Alessandra Pesce (sottosegretario di Stato al ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo), Stéphane Bellon (responsabile del programma INRA Ricerca sull’Agricoltura Biologica) e Paolo Carnemolla (presidente Federbio). Il compito di moderare i lavori è spettato ad Antonio Longo (architetto, docente al Politecnico di Milano presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani) e allo stesso Carlo Triarico.
In occasione della giornata inaugurale del convegno, l’architetto Stefano Andi ha presentato la mostra fotografica dal titolo “L’architettura organica vivente: una mostra per la biodinamica”, allestita nell’ atrio della Scuola di Architettura.
I lavori sono proseguiti, per la seconda e la terza giornata, nella prestigiosa sede dell’Aula Magna Rogers del Politecnico di Milano. La seconda giornata del convegno è stata dedicata ai temi della ricerca, del mercato, dell’innovazione, dei sistemi e del territorio. Dopo un’introduzione artistica dell’attore Andrea Pierdicca (con la lettura del “Cantico delle Creature”) e i saluti delle autorità – Ferruccio Resta (rettore del Politecnico di Milano), Giuseppe Sala (sindaco di Milano) e Ilaria Valente (preside della Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano – i lavori sono entrati nel vivo partendo dal tema dei fondamenti scientifici del biologico e del biodinamico per approdare alle politiche europee per promuovere l’innovazione e la sostenibilità.
Sabato 17 sono stati infine affrontati aspetti inerenti la qualità alimentare, la gestione delle filiere alimentari, le tecnologie e le risorse; nel pomeriggio i lavori si sono sviluppati in otto sessioni parallele, svolte in altrettante aule messe a disposizione dal Politecnico.
Il 35° Convegno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica è stato organizzato in collaborazione con: FAI – Fondo Ambiente Italiano, Demeter Associazione Italia, Politecnico di Milano Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni.